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Che cos’è il cerume? Come si forma?

Il cerume è il risultato del duro lavoro di due tipi di ghiandole che si trovano nella seconda porzione più esterna del condotto uditivo: quelle sebacee, che producono sebo, e le apocrine modificate ceruminose, a cui si deve la “fabbricazione” della sostanza base che forma il cerume.

Le ghiandole apocrine sono simili alle ghiandole mammarie, per questo più vengono toccate, più cerume producono, motivo per il quale non bisogna pulirsi le orecchie troppo assiduamente. L’orecchio ha un sistema tutto suo per tenersi pulito, simile ad un nastro trasportatore che spinge il cerume verso l’esterno. Questo processo si ritiene sia dovuto al normale movimento della mandibola (ad esempio mentre mastichiamo una gomma o mangiamo).

A cosa serve il cerume: le proprietà

Prima di tutto il cerume funziona come lubrificante ed impedisce, fra l’altro, l’ingresso di insetti e altro materiale indesiderato, infine è una prima barriera contro le infezioni da funghi e probabilmente anche da quelle sostenute da batteri.
La protezione contro gli insetti è dovuta alla natura appiccicosa della sostanza base del cerume, mentre quella contro le infezioni è dovuta alla lisozima, un enzima antibatterico.

Dovrebbero essere argomenti sufficienti a convincerci che la produzione di cerume è indice di un orecchio sano e non di un orecchio sporco.

 I diversi tipi di cerume e i popoli

Non tutti produciamo lo stesso cerume: quello di caucasici e neri è diverso per consistenza da quello degli asiatici (non sorprende quindi che questa secrezione sia servita anche per studiare migrazioni di popolazioni).
La distinzione è tra due tipi diversi di cerume: secco (o cosiddetto “a squame”) proprio degli asiatici e umido o (“appiccicoso”) proprio delle altre popolazioni. La diversità è dovuta a uno specifico gene il quale comporta, rispettivamente per le due tipologie di cerume, un diversa concentrazione di lipidi (umido: maggiore / secco: minore).

Qualche curiosità

In passato il cerume per le sue proprietà di lubrificazione è stato utilizzato nella preparazione di balsami per le labbra e per le punture di insetti.
Nel corso della vita cambia: gli anziani, per esempio, ne producono di più, e altrettanto accade anche nel corso di alcune patologie.
La più notevole scoperta scientifica degli ultimi tempi relativa al cerume è quella di un tappo auricolare di cera di 24 centimetri di una balena blu. A differenza degli esseri umani, che riversano all’esterno il loro cerume nel corso dei mesi, le balene lo conservano e quindi il caratteristico accumulo di cera registra gli eventi della vita dei mammiferi come gli anelli degli alberi rivelano l’alternarsi delle stagioni aride e umide.

Il cerume in particolare è stato analizzato da Sascha Usenko, uno scienziato ambientale presso la Baylor University di Waco, in Texas. Lui e il suo team hanno scoperto che durante i 12 anni di vita la balena era entrata in contatto con 16 diversi tipi di sostanze inquinanti come i pesticidi. Il cerume aveva anche registrato alti livelli di cortisolo, l’ormone dello stress, in corrispondenza del raggiungimento della maturità sessuale da parte dell’animale, quando l’esemplare (un maschio) si era trovato in competizione per una femmina.

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