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Il termine “otalgia” è utilizzato in ambito medico per indicare un dolore generico alle orecchie. La gravità del disturbo e l’intensità del dolore dipendono chiaramente dalla causa che ha innescato l’otalgia. Il dolore alle orecchie può essere percepito come continuo, intermittente, pulsante, ritmico, sordo od insopportabile. Contrariamente a quanto si possa ritenere, l’otalgia non dipende solamente da malattie dell’orecchio: spesse volte, infatti, il mal d’orecchio è conseguenza secondaria di altre condizioni, come sinusite, tonsillite, raffreddore, influenza, mal di denti. Più spesso, inoltre, l’otalgia non rimane circoscritta alle orecchie: il più delle volte il dolore s’irradia anche alla nuca e al collo, costituendo un vero e proprio disagio.
In generale, è possibile distinguere due forme di dolore alle orecchie:
Nella forma primaria di otalgia, il dolore percepito dipende da patologie a carico dell’orecchio esterno, medio od interno.
Cause più frequenti di otalgia primaria:
Male all’orecchio esterno | Male all’orecchio medio | |
Cause “meccaniche” |
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Cause infettivo-infiammatorie |
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La forma secondaria dell’otalgia viene chiamata anche “riferita” per evidenziare che il dolore è percepito anche a livello auricolare, nonostante origini effettivamente in altre sedi.
La regione dell’orecchio è innervata sia da nervi cranici che da innervazioni spinali, di conseguenza una lesione od una patologia a carico di queste vie di comunicazione può originare l’otalgia.
In tal senso, alcune delle cause più frequenti scatenanti l’otalgia secondaria sono:
Anche l’artrosi cervicale, il dolore alla cervicale e le lesioni cervicali possono causare otalgia.
Quando non è possibile risalire ad una causa precisa, si parla di otalgia idiopatica.
Considerato che il mal d’orecchie è un sintomo comune a numerose patologie, prima di procedere con qualsiasi farmaco è indispensabile identificare il fattore scatenante tramite una visita specialistica. Solo successivamente è possibile seguire una terapia specifica.
Il mal d’orecchie dipendente da infezioni batteriche va trattato con una terapia antibiotica specifica; l’utilizzo di farmaci antivirali o antimicotici è raccomandato invece per le infezioni sostenute rispettivamente da virus (es. Herpes) o miceti (es. Candida, Aspergillus). L’otalgia su base oncologica va trattata con farmaci chemioterapici specifici. Estremamente ricorrente è l’otalgia dipendente da malattie influenzali (raffreddore, sinusite, influenza ecc.): in tal caso, il disturbo va trattato con sussidi terapeutici generici, quali paracetamolo (per abbassare la febbre), ibuprofene ed aspirina (per ridurre il dolore). E’ sempre sconsigliata l’assunzione di medicinali, anche se propriamente indicati per l’otalgia, senza previa indicazione del medico specialista.