Cosa succede alle nostre orecchie dopo un concerto o una serata in discoteca?

Acufeni dopo una serata in discoteca o un concerto? Sarà capitato a tutti noi di avere una sensazione di udito ovattato o ridotto e di percepire sibili, ronzii o fruscii quando i riflettori si spengono e la musica finisce. Solitamente questa sensazione scompare nell’arco di qualche ora. Se così non fosse non bisogna allarmarsi: ci sono rimedi alla portata di tutti. Capita frequentemente di percepire i cosiddetti acufeni dopo una serata in discoteca o un concerto, in particolare prima di addormentarsi, poiché vi è un’eccessiva e prolungata esposizione a suoni che vanno dai 100 ai 110 decibel, intensità molto elevate, che danneggiano, o comunque irritano, le cellule ciliate della coclea, la parte più interna dell’orecchio.

Quali rimedi si possono adottare?

Prima di tutto consigliamo di indossare protezioni adeguate, ovvero gli otoprotettori (tappi o cuffie), quando si trascorrono lunghi periodi di tempo esposti a rumori, che siano essi per lavoro o per attività nel tempo libero. Limitare l’ascolto della musica ad alto volume, sia all’aperto che in cuffia, preserva dai danni da rumore ben conosciuti e documentati.

Un periodo di “riposo acustico” di qualche ora, inoltre, favorisce il ripristino della normale funzionalità dell’orecchio, con conseguente scomparsa degli acufeni.

Può capitare però, se lo stress sonoro dura per tanto tempo o se l’intensità del suono a cui ci si espone è estremamente elevata, che il danno uditivo conseguente possa essere permanente. In questi casi consigliamo di rivolgersi ad un medico specialista per la terapia opportuna. Nei casi in cui gli acufeni siano percepiti quotidianamente possono essere utilizzati i dispositivi di arricchimento sonoro che riducono, o addirittura eliminano, la percezione dell’acufene stesso. Un esempio è il cuscino sonoro che, emettendo diversi tipi di suoni (dai suoni della natura al rumore bianco) regala a chi lo utilizza una gradevole sensazione di riposo.