Le mascherine e la difficoltà della lettura labiale - Centriudito

Le mascherine e la difficoltà della lettura labiale

In questo periodo in cui è obbligatorio indossare la mascherina è forte il disagio delle persone con difficoltà uditive che non potendo aiutarsi con la lettura labiale non riescono a comprendere le persone che parlano.

Ma vediamo insieme cos’è la lettura labiale.

La lettura labiale è l’abilità o la tecnica di decodificare e riconoscere parole e fonemi tramite i movimenti delle labbra. Tutti ricorderete che a scuola molte volte anche i normoudenti hanno letto le labbra per avere, ad esempio, qualche suggerimento dai compagni durante un’interrogazione senza farsi scoprire dall’insegnante. Sembra difficile da credere, ma se ci pensate, la lettura labiale non la utilizzano solo i sordi. Per i normoudenti inizia già da giovanissimi.

Perciò la domanda sorge spontanea: come fa un udente a captare i fonemi senza voce provenienti dalla bocca degli altri e a riuscire a capirli senza aver mai fatto logopedia?

Non è facile arrivare alla risposta per chi non ha mai avuto a che fare con la lettura labiale. Ma è semplice: se si conosce la parola, cioè se la parola ce l’abbiamo già immagazzinata nel nostro cervello, e se l’abbiamo pronunciata anche qualche volta, non possiamo non conoscere anche il suo movimento labiale, e questo vuol dire che possiamo capirla, anzi “leggerla” attraverso le labbra.

Ma riguardo a frasi intere, ci vuole molto allenamento, che un normoudente non ha, perché non è semplice comprendere tutto ciò che viene detto in modalità labiobuccale. Inoltre, la lettura labiale è faticosa perché richiede un’attenzione visiva costante.

Quindi, essere capaci di comprendere bene il solo movimento delle labbra significa avere una buona padronanza del lessico. Soprattutto intervengono capacità osservative, deduttive, interpretative ed intuitive.
E’ importante ricordare che c’è differenza fra i sordi preverbali e quelli post-verbali, cioè fra chi ha perso l’udito prima di imparare a parlare e chi quando già parlava.
Esistono bambini sordi post-verbali che non hanno mai preso parte a una seduta di logopedia, in quanto, avendo acquisito dapprima uditivamente buona parte del lessico, non hanno avuto bisogno di lezioni di lettura labiale. Leggere sulla labbra per molti di questi bambini avviene quasi automaticamente e in modo spontaneo senza alcun insegnamento.

Il poeta David Wright, che perse l’udito dopo aver imparato a parlare, affermò che:
«Il fatto di essere diventato sordo a sette anni – se la sordità doveva essere il mio destino – fu una vera fortuna, perché, come tutti i bambini di quell’età, avevo ormai afferrato i fondamenti del linguaggio. L’aver imparato a parlare in modo naturale è stata un’altra fortuna – la pronuncia, la sintassi, le inflessioni, le peculiarità linguistiche, erano tutte cose che avevo ricevuto attraverso l’orecchio».

Pertanto tutte le persone ipoacusiche che normalmente utilizzano la lettura labiale si trovano davvero in difficoltà in questo periodo in cui tutti indossano le mascherine.

La sordità è una disabilità che non si vede, ma esiste; è una disabilità che allontana una persona dall’altra, proprio come sta facendo il Coronavirus. Una persona non udente è come se vivesse sempre in quarantena, isolata dal mondo.

Ma noi di Centriudito in questo momento vogliamo esservi più vicini che mai per ascoltarvi, sostenervi e darvi degli strumenti efficaci per affrontare al meglio queste difficoltà. Vi aspettiamo nei nostri centri per una consulenza gratuita!